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E' costituita da un nucleo di stoviglie rinascimentali emerse dallo scavo nelle mura di una discarica connessa alla mensa della fortezza. Oltre al vasellame da mensa e da cucina, databile agli ultimi decenni del XV secolo e ai primi del XVI, nello scavo sono stati trovati resti organici che hanno fornito interessanti informazioni sull'alimentazione e le colture praticate nella zona all'epoca.

 

Le stoviglie sono state realizzate in buona parte con la tecnica della graffita arcaica padana, una produzione diffusa in area padana fra il XIV e il XV secolo (in Lombardia fino al XVI) e caratterizzata dell'uso di colori come il verde ramina e il giallo ferraccia. Tra gli elementi decorativi prevalgono motivi geometrici, vegetali, busti maschili e femminili, figure allegoriche, stemmi nobiliari.

 

L'importante ritrovamento fu effettuato dal Gruppo Volontari Mura nel 2002. Dopo il restauro e la realizzazione di una mostra temporanea nel 2005, i reperti furono custoditi presso la Soprintendenza Archeologica della Lombardia, che nel 2015 li ha restituiti alla cittadinanza.

 

 

 

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